Cambia Lingua:

Contenuto

Investire con continuità in ricerca, innovazione e formazione

Livio Marchesini

Il presidente di DITENAVE, Livio Marchesini

Livio Marchesini, presidente di DITENAVE, ci racconta come si muove il Distretto e qual è la sua mission.

DITENAVE: se ne sente parlare come  "una bussola per i naviganti". Da dove nasce l'idea del Distretto e quale la sua mission?

Nasce da uno spunto fornito alcuni anni fa, dal settore cantieristico, in particolare da Fincantieri, all'amministrazione regionale. I distretti tecnologici hanno infatti tipicamente una dimensione regionale: nascono con l'idea di mobilitare tutte le competenze tecnologiche ed industriali presenti sul territorio - nella fattispecie Università e Imprese - connettendole in una rete di relazioni con l'obiettivo di sostenere la competitività di un comparto o di un azienda leader. Nel caso del Friuli Venezia Giulia, l'azienda era rappresentata da Fincantieri con la sua riconosciuta leadership mondiale nel settore delle navi passeggeri. In una seconda fase, il perimetro di attività del Distretto ha incluso anche il settore della nautica.

Qual è il presente del comparto ? E quali gli scenari futuri sia a livello nazionale che internazionale?

Sicuramente un presente di difficoltà. Come noto  la grande crisi finanziaria del 2008 si è trasferita all'economia interessando tutti i comparti produttivi ivi inclusi quelli della cantieristica e della nautica. C'è l'aspettativa di una ripresa del mercato, e di un inasprimento della competizione, ma le aziende italiane, facendo leva sulla loro posizione di leadership e sulla loro competitività, potranno continuare a svolgere un ruolo di protagoniste.

Tra le linee di finanziamento -pubbliche e private - individuate dalla Regione a sostegno delle attività del Distretto, particolare attenzione viene posta sulle linee di finanziamento comunitarie (fondi FESR e FSE): queste, dove e come vi permettono di agire?

La linea di finanziamento FESR ha messo a disposizione circa 5 milioni di euro per sostenere lo sviluppo di progetti di ricerca destinati ai settori cantieristico e nautico. Da sottolineare che le specificità del bando hanno richiesto per ogni progetto la costituzione di partnership con il coinvolgimento di grandi, piccole e medie imprese e Università.

Tale circostanza ha di fatto realizzato, attraverso i progetti presentati, una serie di collegamenti tra gli operatori regionali, esattamente nell'ottica del networking che rappresenta la filosofia del Distretto. La linea di finanziamento FSE ha messo a disposizione più di  4 milioni 900 mila euro, che andranno a finanziare l'attività di formazione secondo le linee indicate nel piano triennale messo a punto dal Polo Formativo.

Uno sguardo oltre i nostri confini: ci sono all'orizzonte scenari che rendono ipotizzabile l'inserimento delle attività di DITENAVE in network più estesi?

Si, una volta consolidata - e privilegiata - la rete di relazioni sul territorio regionale, la naturale estensione di questo approccio consisterà nell'ampliare le partnership in Italia e all''estero andando a ricercare, selettivamente, il meglio che c'è, là dove si trova.

Infine, per sostenere lo sviluppo dell'economia del mare in Friuli Venezia Giulia, secondo lei su quali elementi occorre prioritariamente puntare? 

Lo sviluppo dell'Economia del Mare va sostenuto accrescendo la competitività e i comparti che la costituiscono: la cantieristica e la nautica che si caratterizzano per prodotti ad alta qualificazione. Per ottenere questo risultato occorrerà quindi investire con continuità in ricerca, innovazione e formazione, e questa è essenzialmente la finalità del Distretto.   

Torna alla lista

 
area logo © 2011 - Consorzio per l’AREA di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste - coordinatore azioni di sistema di progettoMare Friuli Venezia Giulia
Note Legali | P. IVA 00531590321